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Aggiornato
Venerdì 26-Gen-2007
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Dall’ottimo “Omocidi” di Andrea Pini (Stampa Alternativa, 2002)
Emilio Polverini, un signore di 67 anni, scapolo, odontotecnico in pensione, socio e operatore di un avviato studio, muore a Roma, nel mese di marzo del 2000. Emilio è stato massacrato con pugni e calci in faccia, imbavagliato e legato con nastro adesivo da pacchi, ed è morto soffocato dal suo stesso sangue due o tre ore dopo l'aggressione, tra le 18 e le 23 di un sabato sera. È stato trovato nella sua nuova casa, in un condominio vicino alla basilica di S. Paolo. Aveva comperato quell'appartamento da circa un anno e non lo abitava, ma lo visitava di tanto in tanto, quasi certamente, dicono gli inquirenti, per i suoi incontri clandestini con giovani trovati per strada. Ufficialmente era il luogo dove si dedicava ai suoi interessi, e coltivava piante sul balcone. Abitava invece, con dei parenti, nel limitrofo quartiere Portuense, dove aveva anche lo studio odontotecnico. Il corpo è stato scoperto dopo che la famiglia, preoccupata per la mancanza di notizie da circa 24 ore, aveva cercato di entrare nell'appartamento di via Ostiense e, non riuscendovi, aveva chiamato i Vigili del fuoco. Quando sono entrati hanno trovato sangue dappertutto e poi hanno visto il cadavere, seminudo, con i pantaloni abbassati, riverso a terra. La porta era senza effrazioni, l'omicida era quindi entrato con il consenso di Polverini. Nessun vicino di casa pare abbia sentito rumori; la polizia ha poi scoperto che l'appartamento era completamente insonorizzato... Nell'appartamento non sono scomparsi oggetti di valore ma l'assassino ha portato via tutto il denaro che il Polverini aveva prelevato poco prima dalla banca. È un caso irrisolto, e difficile, sostiene il responsabile delle indagini, dott. Francesco di Maio della Questura di Roma, poiché non vi sono tracce, l'assassino ha addirittura cancellato tutte le impronte digitali dal nastro adesivo che ha utilizzato per legare Emilio. È certo che la vittima frequentava la zona di prostituzione di piazza della Repubblica. |
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