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Aggiornato Venerdì 26-Gen-2007

 

Una scritta sul muro davanti ad una scuola di Avellino. Come ce ne sono tante.
Ma uno studente si ribella e scrive al Preside. "È ora di parlare apertamente di gay anche qui".

Di Pasquale Quaranta - "Gay.it", Ottobre 2005

 

AVELLINO - Quando i ragazzi del Liceo Scientifico "Mancini" di Avellino sono tornati a scuola, hanno ricevuto questo messaggio di benvenuto: "Fottuti ricchioni". Il muro dello stabile è ancora oggi imbrattato da questa scritta - rosa - fatta con una bomboletta spray. Chiaro, questa non sarebbe una notizia. Siamo abituati a peggio. La novità è che Simone (nome di fantasia), diciotto anni il prossimo luglio, si è stufato. Ha impugnato la sua macchina fotografica e ha inquadrato l'offesa. L'ha immortalata per denunciarla. «È ora di parlare apertamente di omosessualità anche qui» dice. Avellino è un capoluogo di provincia dell'entroterra campano in cui non c'è l'Arcigay o comunque un'Associazione che tuteli i diritti delle persone omosessuali. Simone è seduto al pc. Ha scritto una lunga lettera al suo Preside. L'ha firmata, nome e cognome. Ha allegato anche le foto della scritta. «Le ho scattate quando la campanella dell'ultima ora era già suonata e i miei amici tornavano a casa fingendo di non farci caso». Simone ascolta Renato Zero, è un sorcino magrissimo, occhiali che scivolano sul naso e porta su con l'indice. Simone è uno che vuol vederci chiaro. «Non capisco perché ad Avellino i gay camminano mano nella mano con le ragazze. Perché si "mimetizzano" tra gli etero? Perché mentono?». Quando si indigna, ti guarda dritto negli occhi. «Per me quella scritta è infamante, è un "sigillo" sulla bocca di ogni omosessuale. C'è scritto che devi avere paura perché sei gay, che non devi dirlo in giro altrimenti le prendi, che devi mentirti e mentire, odiarti perché sei sbagliato». Al suo Preside, Simone ha comunicato un disagio: «Soffro quando vedo quella scritta, soffro per i miei amici gay che, vedendola, si sentono più soli di quanto non lo siano. Soffro perché la città nella quale sono nato non è stata ancora evangelizzata al rispetto delle libertà, al rispetto dell'amore». Simone è chierichetto, serve la Messa, aiuta il suo parroco ogni giorno. «Mi sento parte del popolo di Dio che resta nella Chiesa cattolica nonostante i pregiudizi di Ratzinger». Al Preside ha raccontato tutto, anche i suoi sogni: «Una scuola in cui i veri discriminati sono coloro che discriminano. Sogno un mondo dove tutti si amano per l'amore che provano e non per quello che hanno in mezzo alle gambe». Simone vorrebbe stringere intorno a sé un gruppo di amici per fondare l'Arcigay ad Avellino. «Mi espongo in prima persona. Voglio creare un punto di riferimento per gli omosessuali della mia città e della mia provincia, per quelli che si nascondono fino a essere insicuri delle proprie sicurezze, fino ad amare falso, fino al patetico esibizionismo teso a dimostrare alla società e a se stessi che, in fondo, si è uguali agli altri».

 

AVELLINO: CANCELLATA SCRITTA "FOTTUTI RICCHIONI"

FONTE: Gay.it - 24 Ottobre 2005

Stupore e soddisfazione per gli studenti del Liceo Scientifico di Avellino che stamane hanno visto già rimossa la scritta "Fottuti ricchioni" che imbrattava il muro della loro scuola. È felice in special modo Simone, che nel pomeriggio di ieri, domenica 23 ottobre, ha incontrato in modo informale Giuseppe Gesa, preside del Liceo. Circa tre ore di conversazione. La settimana scorsa, Pasquale Quaranta, autore dell'articolo di denuncia su Gay.it e presidente dell'Arcigay di Salerno, aveva invitato formalmente Gesa a rimuovere la scritta e soprattutto a fissare un incontro per illustrare alcuni progetti editoriali promossi dall'Arcigay Nazionale come, ad esempio, "Verso una scuola inclusiva" e "Orientarsi nella diversità" su come gli insegnanti e i counselor possono costruire un ambiente accogliente per giovani lesbiche e gay in un contesto multiculturale.

Solidarietà a Simone è giunta, tra gli altri, da Fabio Saccà, Arcigay Giovani

 

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