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Aggiornato Venerdì 26-Gen-2007

 

Fu trovato cadavere a gennaio nel laghetto. Era diventato un testimone scomodo l'indagine

“La Repubblica”, 12 Luglio 2001

 

Il suo cadavere era stato recuperato il 10 gennaio scorso nelle acque del laghetto artificiale dell'Eur. Il corpo, con indosso un paio di jeans, scarpe da tennis, un maglione e un giubbotto, era adagiato forse da una decina di giorni sul fondale. Soltanto pochi giorni fa, grazie ad alcuni articolati accertamenti medicolegali, gli inquirenti sono riusciti a identificarlo. Si tratta di Cristian C., giovanissimo rumeno, il cui nome non ha lasciato indifferente la procura di Roma che sul caso ha deciso di aprire un'inchiesta per capire se il ragazzo sia stato ucciso.

Cristian era infatti parte lesa in un processo per sfruttamento della prostituzione conclusosi, verso la fine dello scorso anno, con la condanna di un rumeno. A puntare il dito contro l'imputato, un testimone d'accusa, Doriano Galli, omosessuale, segretario e socio fondatore della Lega per i diritti sessuali della persona. In aula l'uomo aveva raccontato di essere stato avvicinato a Valle Giulia dall'imputato, che gli avrebbe offerto il ragazzino presentato come suo fratello. «Quel giovane, al quale non avrei dato nemmeno quindici anni, mi colpì per il suo sguardo da cane bastonato», così la testimonianza d'accusa che venne ritenuta decisiva dal giudice per condannare l'imputato.

Poco prima della fine del processo, che si celebrava per direttissima, il ragazzino scomparve. La sua testimonianza era stata comunque già raccolta dalla procura, ed ebbe un peso decisivo per la condanna del connazionale sfruttatore.

L'inchiesta sulla morte del giovane è adesso in mano al sostituto procuratore Erminio Amelio che dovrà far luce sulla vicenda.

 

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