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Aggiornato Venerdì 26-Gen-2007

 

LA REAZIONE DI ASSOCIAZIONI E PARTITI: "OFFESE PESANTI E PERICOLOSE". DOMANI LA SFILATA.

Fonte: www.larepubblica.it - 6 Luglio 2001

 

ROMA - Due uomini che si baciano. Una scritta: "Dietro un omosessuale si nasconde un pedofilo, no al Gay Pride". Sono i manifesti affissi la scorsa notte a Roma dal movimento di estrema destra Forza Nuova contro la parata dell'orgoglio omosessuale che si svolgerà domani pomeriggio nella capitale. I manifesti, attaccati sui muri in molte strade e piazze della hanno provocato la reazione di associazioni e partiti.

Il deputato dei Verdi Paolo Cento e il consigliere comunale dei Ds Enzo Foschi hanno chiesto al comune capitolino di rimuovere i manifesti. "L'accostamento tra omosessualità e pedofilia - ha sottolineato Cento - è inaccettabile e provocatorio, oltre che segno di profonda ignoranza". Il circolo di cultura omosessuale Mario Mieli, che ha organizzato il Gay Pride, ha sottolineato "la pericolosità sociale e culturale di Forza Nuova, che tenta strumentalmente di manipolare le coscienze dei cittadini. Ma non riusciranno nel loro intento. Domani tutta la comunità gay, lesbica, bisessuale e transessuale scenderà di nuovo in piazza a manifestare la propria libertà d'essere e di amare, contro la destra omofoba e razzista e contro l'ingerenza cattolica nel nostro Paese".

"Alle pesanti offese rivolte da Forza Nuova il movimento omosessuale risponderà, come sempre, manifestando il proprio diritto all'esistenza e alla felicità". Ha dichiarato Aurelio Mancuso, portavoce nazionale del coordinamento omosessuali dei Democratici di sinistra, chiedendo inoltre "al governo e a tutte le forze politiche di approvare al più presto norme che difendano l'onorabilità di milioni di cittadini italiani".

Alla manifestazione di domani ha aderito anche il Partito radicale. "Queste battaglie - si legge in un comunicato della segreteria - hanno sempre visto i radicali impegnati in prima persona, contro ogni forma di ingerenza della Chiesa e del Vaticano. Vogliamo affermare i diritti civili di tutti i cittadini e, in particolare, il diritto di vivere liberamente e in piena dignità la propria sfera sessuale".

Non è la prima volta che Forza Nuova si schiera contro i gay. Nel sito Internet del movimento compare il manifesto comparso lo scorso anno in occasione del World Gay Pride celebrato a Roma. Che recita: "L'Italia ha bisogno di figli, non di omosessuali. Stop al Gay Pride". E' solo uno dei tanti, tra cui uno contro gli immigrati e un altro contro l'aborto.

 

Manifesti di Forza Nuova: insorgono Ds e Verdi. Oggi la sfilata

Di Carlotta Mismetti Capua – “La Repubblica”, 7 Luglio 2001

 

Due uomini si baciano. La scritta dice: «Dietro un omosessuale si nasconde un pedofilo». Firmato Forza Nuova. Ieri la frangia di estrema destra fondata da Massimo Morsello e di cui Roberto Fiore è leader ha tappezzato con questo manifesto razzista molti muri al centro della città. La sinistra, dai Verdi ai Ds, è insorta: «Un'azione infamante». Ed è partita immediatamente la polemica: «A Verona, dove pure i gruppi di estrema destra sono fortissimi, la polizia aveva posto una maggiore attenzione, e non si è visto nulla del genere nemmeno a Catania o a Milano» dice Aurelio Mancuso, dei DS. «La destra manipola il tema tremendo della pedofilia, che come si sa invece è un fenomeno per lo più etero e vissuto nel chiuso delle famiglie» ricorda Saverio Aversa di RC. «Mi chiedo se questa affissione è autorizzata. E se non lo è, che scattino le multe» dice Imma Battaglia, leader del Pride internazionale dell'anno scorso. «Che fine ha fatto l'inchiesta su Forza Nuova? Sono o non sono delle persone pericolose? Sono o non sono quelli che hanno messo la bomba al Manifesto?» si chiede ancora la Battaglia, che sarà al corteo con un gruppo in tute bianche: «per la globalizzazione dei diritti» dice.

«Il Pride dell'anno scorso è stato un evento irripetibile, che ha aperto un varco nella coscienze della gente. Per questo Forza Nuova sarà un fenomeno sempre più estremo e minoritario: integralisti, come ce ne sono in tutto il mondo. Eppure contro di essi sembra che non abbiamo diritti. Il problema è che oggi siamo stati insultati, ma sul piano legale il reato non sussiste» spiega Mancuso, presidente del coordinamento omosessuale dei DS, che poi aggiunge: «La legge Mancino considera, punendola, solo la discriminazione contro gli ebrei e gli africani». «Siamo l'unico paese moderno di questa Europa che non ci pensa nemmeno a crescere sul piano dei diritti» è amaro Mancuso «Mentre a Berlino, Parigi Londra si impegnano politici gay e non gay, gli artisti finanziano il movimento e gli intellettuali si schierano apertamente, qui in Italia stanno tutti zitti. E la presenza dei cattolici in entrambi gli schieramenti impedisce qualunque iniziativa progressista». (…)

 

Strappano un cartellone, due ragazzi picchiati a colpi di spranga in via Cola Di Rienzo. Indagini della Digos

Di Federica Angeli Carlotta Mismetti Capua – “La Repubblica”, 9 Luglio 2001

 

E' accaduto alla vigilia del Gay Pride, venerdì notte, l'ennesimo episodio di violenza da parte di gruppi della estrema destra. E' accaduto a tre ragazzi che rientravano a casa lungo via Cola di Rienzo. Colpevoli di aver strappato dal muro il manifesto di Forza Nuova - «dietro ogni omosessuale si nasconde un pedofilo» recitava lo slogan - Pietro, ricercatore a Milano, il fratello Vittorio e sua cugina Sabina sono stati aggrediti da una decina di giovani armati di spranghe e mazze. «Forse sono stato incauto» racconta Pietro, che porta addosso i segni violentissimi dell'aggressione, una bastonata al polso e lividi sulle costole, e capisce che sarebbe potuta andare peggio. «Ma è stato un impulso. Era così ottuso e razzista che d'istinto mi è venuto di strapparlo. Ma era ancora umido, e non ho pensato che potessero essere lì, né che potessero girare armati. Invece dopo pochi minuti abbiamo sentito due macchine inchiodare accanto a noi: erano piene di ragazzi, avranno avuto vent'anni, massimo venticinque. Non abbiamo avuto il tempo di vedere o capire niente, ci sono venuti tutti addosso e hanno cominciato a bastonarci».

Secondo la ricostruzione della polizia, che immediatamente ha fatto partire le indagini per l'identificazione, si tratta senza dubbio di gruppi legati all'estrema destra, probabilmente gli stessi che alla metro San Paolo hanno aggredito, nelle settimane scorse, una ragazza che sullo zainetto portava l'adesivo della falce e martello. Su questo ennesimo gravissimo episodio sta indagando la Digos, intervenuta immediatamente dopo l'arrivo della volante del commissariato Prati.

«Dovevano essere di ronda, non c'è stato il tempo nemmeno di discutere, non ci hanno neppure minacciati» prosegue Pietro, ancora scosso dalla notte scorsa «sono scesi armati, per picchiare. E hanno picchiato». Duro a giudicare dalle contusione che ai tre ragazzi sono state trovate, in tutto il corpo, dai medici dell'ospedale S. Spirito. Il fratello Vittorio, che lavora come biologo in un'azienda di ricerca, ha avuto dieci giorni di prognosi e una ferita alla testa di dieci punti, la cugina quasi se la è cavata con uno spintone e un livido al polso.

L'aggressione è durata pochi minuti, e verso la mezzanotte ormai la strada era deserta, nessuno è accorso. Le macchine sono ripartite come un fulmine e i ragazzi una volta in piedi, hanno chiamato il 113. Poi, una volta arrivati all'ospedale, la polizia ha raccolto la loro testimonianza. «La cosa spaventosa è che ti rendi conto che girano armati» afferma Pietro «che hanno soldi, automobili costose e un'organizzazione che li protegge».

 

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