Aggiornato Venerdì 26-Gen-2007

MESSINA - Un certificato di residenza sbadatamente dimenticato in casa della vittima. E’ stato incastrato così, nel giro di poche ore, dalla squadra mobile l’assassino dell’anziano pensionato gay Giovanni Napoli, 81 anni, ucciso lunedì mattina a Messina nel suo appartamento a due passi da Piazza Duomo con 5 coltellate da uno dei tanti minorenni che frequentavano la sua casa. Un litigio sul prezzo, 50 mila lire, e sulla natura della prestazione sessuale. Ad uccidere Napoli è stato un ragazzo biondo ossigenato di 17 anni, F.S., rione Bordonaro, che ogni mattina si alza all’alba per aiutare il padre fruttivendolo ambulante ma che negli ultimi due mesi arrotondava la «paghetta» settimanale prostituendosi proprio con l’anziano per un biglietto da 5 o al massimo 10 mila lire.

L’adolescente, portato in Questura, ha poi commesso l’ingenuità di dire che quell’uomo lui non lo conosceva proprio ma ovviamente non ha saputo spiegare cosa ci facesse in casa del morto il certificato di residenza ritirato qualche giorno fa. E poi le frequentazioni sue e degli altri ragazzini adescati non erano sfuggiti al pettegolezzo del condominio. E’ bastata comunque questa sola contraddizione a farlo crollare di lì a poco confessando in lacrime il delitto e raccontando la sua squallida storia col tassista in pensione. Lui, quel vecchio pedofilo - un uomo di cultura che però aveva il vizietto di adescare i ragazzini e dilapidare così mezza pensione in materiale pornografico e compensi per prestazioni sessuali a domicilio - lo aveva conosciuto proprio a Piazza Duomo. Lunedì il ragazzino si è però rifiutato - ha raccontato ai poliziotti - di concedergli una prestazione sessuale particolare ma ha preteso ugualmente le 50.000 lire che gli erano state promesse durante l’ultimo incontro a Natale. Ne è nata una colluttazione nel corso della quale il minore è riuscito a strappare di mano i soldi. Poi è corso in cucina, ha afferrato il coltello usato per tagliare la carne ed ha colpito il pensionato con cinque fendenti. Non si è reso conto che il pensionato si era dimenticato sul fuoco una pentola e ci è mancato poco che l’appartamento, saturo di gas, saltasse per aria.

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