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Venerdì 26-Gen-2007
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Di Matteo Naccari - “Il Resto del Carlino”, 29 Luglio 2003
Bologna - Aveva organizzato un festino in casa a base di sesso e droga. Ma i due “amichetti” con cui avrebbe dovuto trascorrere la serata a luci rosse gli hanno teso una trappola, e dopo averlo legato lo hanno rapinato. Identico trattamento, poco dopo, è stato riservato al compagno del padrone di casa, che era all'oscuro del party programmato in sua assenza. E' il bilancio di una serata di paura che ha avuto come teatro l'appartamento di un uomo di mezza età, a Monte San Pietro. A scoprire il festino trasceso in rapina è stato proprio il suo giovane compagno. Questi, quando è entrato nell'abitazione, ha trovato l'“amico” insieme ad altri due uomini. Roso dalla gelosia, è corso giù dalle scale ma subito dopo è stato richiamato dalle grida provenienti dalla casa del convivente. E una volta aperto l'uscio lo ha trovato legato mani e piedi a una sedia, imbavagliato, mentre i due ospiti “indesiderati” stavano frugando dappertutto, in cerca di denaro e oggetti preziosi. Il giovane ha tentato di fermarli, ma è stato a sua volta minacciato con un coltello, rapinato del telefonino e imbavagliato. La coppia di aggressori, dopo avere arraffato poche centinaia di euro, s'è data alla fuga a bordo dell'auto di chi li aveva invitati a bere e mangiare. Il ragazzo, stretto dai legacci, è ugualmente riuscito ad affacciarsi alla finestra e a richiamare l'attenzione di un passante, che ha subito dato l'allarme al 112. Una volta giunti sul posto i militari hanno liberato i due ostaggi e hanno fatto scattare le ricerche, con posti di blocco e strade messe al setaccio, per rintracciare gli autori del colpo. Ma dei due nessuna traccia. Ora si sta lavorando per identificarli e per capire con maggiore precisione i motivi che hanno fatto degenerare quell'incontro piccante in rapina. Non si esclude che i due malviventi siano “professionisti” abituati a recitare questo copione per adescare le vittime. E prima di andarsene i due hanno lasciato un biglietto in cui, con termini razzisti, accusavano e insultavano gli omosessuali. |
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