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Venerdì 26-Gen-2007
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Teppisti esterni alla scuola fanno irruzione, picchiano l’ausiliario e imbrattano i muri
Di Marco De Risi - “Il Messaggero”, 5 Dicembre 2004
Il “Virgilio”, liceo storico di via Giulia, in centro. Una mattinata che doveva essere come le altre; mille studenti nelle aule con gli insegnanti a parlare di latino, greco e letteratura. Nell’ora di ricreazione, invece, la scuola per qualche minuto diventa teatro di un’aggressione. Tre ragazzi vengono sorpresi da un bidello a imbrattare il muro disegnando svastiche e scritte razziste. I tre, che sono anche in compagnia di una ragazza, non si limitano a smetterla né a chiedere scusa ma aggrediscono il custode. Lo immobilizzano prendendolo per il collo e lo malmenano. Accade al pianterreno vicino ai bagni del liceo. In un attimo la notizia dell’aggressione si sparge fra i ragazzi. Le lezioni non vengono interrotte ma a scuola arrivano gli equipaggi dei carabinieri. L’atmosfera cambia di colpo. La direttrice mantiene la calma e tranquillizza i ragazzi ma, appunto, fa l’unica cosa da farsi: chiama il 112. Nel pomeriggio arrivano anche i militari della Scientifica che fotografano le scritte murarie prassi per ogni indagine che si rispetti. Si tratta di celtiche e di frasi a sfondo razzista e fra l’altro i misteriosi “scrittori” se la sono presa anche con i gay. Il bidello, malconcio e sotto choc, viene accompagnato all’ospedale “Santo Spirito” dove viene refertato con qualche giorno di prognosi per una brutta botta al collo. Intanto, nella scuola non si parla d’altro. «Erano in tre. Si tratta di una spedizione di chiara matrice fascista - racconta un capannello di studenti -. Il nostro liceo è da sempre di sinistra forse è questo che ha dato fastidio agli aggressori». I tre sono più grandi degli studenti (giovani sui 18, 20 anni) e quindi non sono della scuola. «Sicuramente non sono della scuola - racconta il collaboratore scolastico, un uomo sui 45 anni che non vuole assolutamente dire come si chiama -. Io non ho visto se avevano le catene. So soltanto che mi hanno aggredito. In pratica stamattina prima dell’ora di ricreazione mi sono accorto che qualcuno aveva scritto con lo spray nel bagno. Allora ho girato nei corridoi vicini per controllare. Durante la ricreazione ho visto i tre, in compagnia di una ragazza, ancora in azione. Gli ho detto di finirla. Uno di loro mi ha immobilizzato prendendomi per il collo poi sono arrivati anche gli altri a dargli manforte». I tre prima di fuggire dalla scuola hanno anche rovesciato uno scaffale pieno di libri. I tre aggressori non essendo della scuola come hanno fatto ad entrare nell’istituto? Qui ci sono diverse ipotesi. E’ probabile che possano essere entrati da un’entrata dal lungotevere approfittando di alcuni lavori di ristrutturazione. |
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