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Aggiornato
Venerdì 26-Gen-2007
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Proprio alla vigilia della giornata internazionale contro la violenza ai transessuali, una ragazza trans è stata accoltellata da giovani dalle teste rasate che già l'avevano minacciata in precedenza
19 Novembre 2004
Ancora un episodio di transfobia proprio quando in tutto il mondo ci si prepara a ricordare le vittime di questa assurda violenza contro le tersone transessuali. E' accaduto a Bologna dove una trans che era ferma in macchina in zona fiera è stata accoltellata appena ha aperto il finestrino dell'auto per rispondere a dei giovani. Fortunatamente la ragazza è riuscita a mettere in moto la macchina e a partire prima che potesse avvenire il peggio. La cosa grave è che quando si è rivolta ad una pattuglia della polizia per chiedere aiuto questi gli hanno detto di andarsene perché avevano altro da fare. Solo l'aiuto di un'amica ha potuto soccorrerla chiamando un'altra pattuglia. La ragazza rimarrà sfigurata in viso. Gli aggressori sembra appartengano ad una banda di skin heads in quanto avevano la testa rasata e il tatuaggio tipico. Uno di questi aveva già minacciato la ragazza un mese fa. Ieri pomeriggio, prima della manifestazione in piazza per le vittime della transfobia, il Mit si è riunito in un’assemblea in cui si è discusso anche di questo grave fatto. «Un episodio che arriva a coronamento di una lunga serie di atti intimidatori e piccole aggressione di cui sono vittima, nelle ultime settimane, i trans che si prostituiscono in zona Fiera», ha detto una ragazza del movimento, «Minacce, insulti, ma anche oggetti lanciati contro di noi». |
L’episodio è avvenuto alle 4 del mattino in via Stalingrado. «Ero sulla mia auto, si sono avvicinati e mi hanno detto di abbassare il finestrino. Poi sono arrivati i colpi»
Novembre 2004
BOLOGNA. Accoltellata a freddo, al viso e alle braccia, da tre individui con la testa rasata che subito dopo si sono dileguati. È accaduto l’altra notte, a una giovane transessuale ferma con la sua automobile in via Stalingrado. La polizia dovrà accertare se si sia trattato di un gesto di intolleranza o di una bravata. Di certo l’episodio è inquietante. «Erano circa le quattro del mattino, ho visto venire verso di me tre individui non grassi, ma ben piazzati, con la testa rasata - racconta la vittima dell’aggressione, che chiede di non rivelare le sue generalità -. Mi hanno chiesto di abbassare il finestrino, io l’ho abbassato solo un po’. Mi hanno detto di abbassarlo di più, ma io mi sono rifiutata. A quel punto sono stata colpita al viso, mi sono girata e ho ricevuto altri colpi al braccio e alla spalla sinistra. A quel punto ho messo in moto e sono fuggita per circa un centinaio di metri e mi sono accorta che ero piena di sangue. Dopo un po’ ho sentito un colpo di clacson, mi sono girata erano quei tre che mi salutavano prima di andarsene». La transessuale, che ha poco più di 20 anni, ha il naso e la parte sinistra del viso bendati, il braccio sinistro piegato come se fosse legato al collo. È stata medicata al S. Orsola, dove era arrivata con un’ambulanza del 118. Classificata come un “codice due”, di media gravità, è stata dimessa dopo che le ferite sono state suturate. Il caso ha voluto che l’aggressione avvenisse nel “giorno della memoria delle persone transgender” vittime di violenza, celebrata ieri sera con una fiaccolata sotto le due torri a cui hanno partecipato un centinaio di persone. Dopo l’aggressione, la giovane si è rivolta a due pattuglie della polizia stradale che stavano effettuando controlli all’altezza di un distributore vicino al ponte della tangenziale che scavalca via Stalingrado. «Mi hanno detto che non potevano aiutarmi perché erano impegnati in un altro servizio. Uno mi ha fatto segno di allontanarmi», racconta. A quel punto è intervenuta un’amica. «Ho portato un poliziotto vicino all’auto - racconta questa - gli ho fatto vedere che la mia amica era piena di sangue, che io cercavo di tamponare con dei fazzolettini di carta. Mi hanno detto di chiamare le volanti, che sono arrivate subito. In questo caso gli agenti sono stati tutti molto gentili e ci hanno aiutato». Ieri sera, dopo aver partecipato alla manifestazione, la vittima dell’aggressione è andata in questura per sporgere denuncia contro ignoti». Ai cronisti ieri ha spiegato che l’episodio non è giunto inaspettato. «Circa un mese fa abbiamo ricevuto minacce da un tizio con la testa rasata e una ragnatela tatuata su un braccio - spiega -. Era su una Bravo, un’auto uguale a quella su cui sono arrivata stanotte i tre tizi che mi hanno aggredito». La giovane ieri ha fornito una sommaria descrizione delle tre teste rasate: «Erano molto robusti, sui 28-30 anni. Uno di loro era molto più alto degli altri due. Mi sono salvata perché non ho abbassato il finestrino. Prima che riuscissi a mettere in moto e ad allontanarmi hanno preso a calci la macchina, i segni dei colpi sono molto ben visibili sulla carrozzeria». |
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