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Aggiornato Venerdì 26-Gen-2007

 

L'omicidio un anno fa in seguito a un approccio sessuale

Fonte: AGI - 14 Luglio 2004

 

Uccise un barbone di 44 anni, Ivo Grigolo, "colpendolo ripetutamente con il collo infranto di una bottiglia di vetro in diverse parti del corpo, così procurandogli lesioni mortali". Con l'accusa di omicidio volontario, il pm della procura di Roma, Francesco Polino, ha chiesto il rinvio a giudizio di Valerio Iovino, 39 anni, culturista, che arrestato il 18 giugno del 2003, confessò di aver assassinato due giorni prima Grigolo, trovato senza vita nella sua auto parcheggiata nel quartiere di Montesacro. Agli inquirenti, Iovino raccontò di aver trascorso la serata a ubriacarsi con Grigolo e altri due amici di strada e di essersi appartato con il primo nella sua macchina per continuare a bere fino a tarda notte.

All'improvviso, per respingere un'avance sessuale del barbone, si sarebbe scatenata una violenta colluttazione finita con la morte di Grigolo, colpito al petto e al torace con il collo di una bottiglia. Una morta pressoché istantanea quella del “giramondo” che per anni aveva vissuto in Germania e in Sudamerica. Sulla richiesta di rinvio a giudizio deve ora pronunciarsi il gup Orlando Villoni che oggi ha ascoltato i consulenti della parte civile, rappresentata dall'avvocato Luca Petrucci, e dell'imputato, presente in aula. L'udienza, che si sta celebrando con il rito abbreviato, è stata aggiornata al prossimo 29 settembre quando sarà sentito anche il consulente del pubblico ministero. In aula c'erano anche le sorelle della vittima: «Ivo era un uomo romantico, idealista e sognatore - hanno ricordato Maria Angela e Dunia -, era colto, parlava ben quattro lingue. Il suo problema più grosso era l'alcool. Non c'era niente da fare, tante volte è finito nei pasticci e tante volte lo abbiamo aiutato».

 

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