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Venerdì 26-Gen-2007
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Pisano e Dose: «Episodio d’intolleranza ma in un clima di solidarietà»
Comunicato di Arcigay "Nuovi Passi" e Arcilesbica Udine - 18 settembre 2005
Prima gli insulti e poi la distruzione del gazebo. Nella notte di ieri, infatti, lo stand allestito in occasione di Friuli Doc dai Circoli Arcigay e Arcilesbica è stato distrutto da vandali ignoti. L’episodio si è verificato ieri sera dopo le 20 in una via adiacente la centrale piazza XX settembre a Udine, dove le due associazioni, in occasione della grande manifestazione enogastronomica, tenevano un banchetto informativo. Sia il giorno prima che nel tardo pomeriggio di ieri, quando i volontari stavano per lasciare il luogo a causa della pioggia battente, erano stati oggetto di insulti da parte di alcuni ragazzi. E questa mattina la brutta sorpresa nel trovare a terra i resti del gazebo. «Un grave episodio d’intolleranza» - spiega il presidente del Circolo Arcigay Nuovi Passi di Udine, Pietro Pisano - «mai verificatosi nei quindici anni di vita del circolo, ma che ci spinge con sempre più determinazione a proseguire il nostro lavoro. Dato che il nostro è stato l’unico stand di Friuli Doc ad essere stato oggetto di vandalismo, è chiaro che l’azione non sia stata casuale, come dimostrano anche le testimonianze raccolte dagli stand vicini». Molte le manifestazioni di solidarietà da parte dei passanti che hanno evidenziato come questi episodi siano da circoscrivere solo ad una minoranza. «Sia la polizia municipale, intervenuta tempestivamente» - aggiunge Eva Dose, presidentessa di Arcilesbica Udine - «sia molti passanti, hanno voluto esprimere il loro sdegno per l’accaduto». Nei giorni scorsi, infatti, molte sono state le persone e le famiglie che si sono avvicinate per chiedere informazioni ai volontari del Circolo, impegnati ad informare sia sulle attività delle due associazioni che a sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema dei Patti Civili di Solidarietà. Domani, comunque, i due presidenti presenteranno regolare denuncia contro ignoti alle forze dell’ordine. «A fianco del gazebo distrutto, che lasceremo a terra, come simbolo delle discriminazioni che ancor oggi subiamo,» - concludono Pisano e Dose - «da questo pomeriggio saremo di nuovo presenti. Non ci facciamo intimidire da un episodio isolato d’intolleranza, ma continuiamo il nostro lavoro in un clima di generale solidarietà». |
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