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Venerdì 26-Gen-2007
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...al grido di “Froci di merda” pestano a sangue i due che camminavano affettuosamente vicini...
Fa’ qualcosa di sinistra - Di Lidia Ravera, “L’UNITÀ” 28 Ottobre 2004
Oggi, miei cari, piccola antologia degli orrori: siamo a Milano, è tardi, la serata è finita, era una festa di compleanno di una brava cantante ebraica, due amici, romani, in week end nella “capitale morale” per festeggiare l'amica, escono a braccetto, sono due ragazzi, sono una coppia. Si ferma una macchina, ne scendono alcuni esemplari della modernità, al grido di “Froci di merda” pestano a sangue i due che camminavano affettuosamente vicini. Un naso e una mascella spaccati, un bagno di sangue. Le vittime finiscono in ospedale, uno dei due ci sta tuttora. L'altro, emofiliaco, ha rischiato la morte, un calcio in più ed era spacciato. Si attende che l'Europa, dove, come è ben noto ai Tremaglia boys, governa la lobby dei culattoni, intervenga e punisca i colpevoli. Nel frattempo si sprofonda nella vergogna e nella pena. Ancora l'omofobia? In questo paese si balla coi gamberi. Indietro! Indietro miei prodi! Meno grave, ma sempre sintomatico: una bella ragazza, dopo aver brillato a cuccia in un cubo trasparente, muta e nuda (praticamente la donna ideale), in una trasmissione tivvù (di quelle che diventano un cult del cattivo gusto e quindi piacciono tanto), cerca un palcoscenico che la riporti ai trascorsi splendori. Imprevedibilmente lo trova fra gli ex democristiani de La Margherita, un partito che di fiori all'occhiello se ne intende. Articola poche frasi fatte e sfatte dall'uso disinibito della parola, frequente fra chi può permetterselo (i famosi per altri motivi) ed è subito bingo, successo, audience, immagine, televisione. La piccina, che dio ce la conservi, dice cosette graziose: “Io metterei anche la mia faccia per degli ideali” oppure “dopo l'11 settembre il mio rapporto con la politica si è ampliato tantissimo” (metteremo anche questo in conto a Bin Laden), non fa male a nessuno, quello che fa male è vedere, ancora una volta, l'inerte e rituale monduccio dei partiti gettarsi su una ghiottoneria mediatica come l'ennesima “similvelina” per farne carne da propaganda. Perché una ragazzina, le cui forme sono nettamente superiori ai contenuti, deve diventare “testimonial” di uno schieramento politico? Perché tocca ascoltarla mentre dice “parlo chiaro e i giovani mi capiscono” come se i giovani fossero una manica di deficienti? Parlare chiaro è senz'altro una qualità preziosa, ma bisogna avere anche qualcosa da dire. Perfino quando si è carine. Omofobia, sessismo. Siamo ancora alla discriminazione sulle scelte sessuali, sull'appartenenza di genere. L'aria che si respira è sempre più greve. Gli istinti più bassi della parti basse della popolazione, ricevono l'avallo delle cariche più alte della politica e debordano dai limiti della decenza. L'avvocato Previti deve essere condannato, non c'è più niente da fare, è colpevole senza se e senza ma, che cosa si inventano i suoi amici? Una riformina del codice penale, un’accorciatina ai termini di prescrizione e quel pover'uomo non viene disturbato dalla carcerazione. L'immoralità tracima dai suoi argini occulti, investe i territori che tutti calpestiamo, i campi, le strade, le piazze, il marciapiede davanti alle scuole dei figli… Che vogliamo fare? Tutti quelli che hanno potuto, grazie alle “suppletive”, hanno votato a sinistra. Quelli che non votavano 'sta volta, voteranno a sinistra la prossima volta. Le regionali. E poi le politiche. Nell'attesa, tanto per non cedere alla depressione, si potrebbe bandire un concorso di bellezza per testimonial di partito: se la Margherita ha Flavia Vento e la Quercia ci ha la Ferilli chi va a Rifondazione? Chi ha misure giuste o una figlia da offrire alla causa si faccia avanti. Così la smetteranno di dire che noi di sinistra siamo “diversi”. |
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