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Regista (Dusseldorff, Germania, 6 aprile 1954)
Studia Semiologia e Lettere alla Philipps-University di Marburg e si laurea con una tesi dal titolo "The Cruel Woman. Female Images in the Writing of Marquis de Sade and Leopold von Sacher Masoch" pubblicata in Germania, Svizzera ed Austria nel 1984. Approda al cinema attraverso i cortometraggi e i documentari. I suoi film esaminano l’universo sessuale femminile in tutte le sue varianti. Nel 1985 gira “Verführung: Die Grausame Frau”, tratto da “Venere in pelliccia” di Leopold von Sacher Masoch, una performance della celebre ballerina Pina Bausch. In “Die Jungfrauenmaschine” del 1988, una giornalista tedesca in cerca d’amore finisce nel distretto porno di San Francisco. In “My Father Is Coming” del 1991, Vicky, una ragazza tedesca che sogna di fare l’attrice, si trasferisce a New York. Quando il padre le scrive che andrà a trovarla, Vicky chiede ad un amico gay di fingersi suo marito. Nel 1992, in occasione dell’uscita di “Female Misbehaviour”, il quotidiano New York Post la definisce «una provocatrice politico-sessuale che riesce a presentare il sesso come pochi registi». Questo film è un collage fra due cortometraggi, “Bondage” (Schiavitù, 1983) e “Annie” (Annie, 1989), e due documentari, “Dr. Paglia” e “Max”. Nel 1998 è presentato al Festival di Berlino “Didn’t Do it for Love”, un documentario sulla giornalista, fotografa, showgirl e pedagoga norvegese Eva Norvind. L’anno successivo è la volta di “Gendernauts”, un documentario sul quartiere gay di San Francisco.
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