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Regista, attrice, produttrice e sceneggiatrice (Parigi, 1951)
Josiane Balaskovic, figlia di un immigrato croato e di una donna di Manosque. Grande appassionata di fantascienza, frequenta i cinema del quartiere Barbès; fa anche la disegnatrice e realizza alcuni fumetti per la rivista Nyarlathotep. In seguito studia arte drammatica sotto la direzione di Tania Balachova e, nel 1976, si unisce al gruppo di Café-théâtre Splendid, del quale fanno parte, tra gli altri, anche Michel Blanc e Thierry Lhermitte, e partecipa con il gruppo alla stesura degli spettacoli “Pot de terre contre pot de vin”, “Amour coquillages et crustacés”, “Le Père Noël est une ordure”, che ottengono a Parigi un notevole successo per il loro umorismo graffiante. Debutta come attrice cinematografica nel 1976 con un piccolo ruolo in “Le locataire” (L'inquilino del terzo piano) di Roman Polanski. L'anno dopo prende parte al film campione d'incassi in Francia, “L'animal” (L’animale) di Claude Zidi, e ad altre opere tra cui “Dites-lui que je l'aime” (Gli aquiloni non muoiono in cielo) di Claude Miller, “Les petits câlins” (Le coccole) di Jean-Marie Poiré e “Nous irons tous au paradis” (Andremo tutti in paradiso) di Yves Robert. Nel 1978 interpreta anche “Les bronzes” (Gli abbronzati) di Patrice Lecomte, e il suo seguito “Les bronzes font du ski” (Gli abbronzati vanno a sciare, 1979), sempre di Lecomte. Il suo vero lancio cinematografico è comunque “Les hommes préfèrent les grosses” (Gli uomini preferiscono le grasse, 1981), diretto ancora da Poiré. La sua carriera di attrice diventa molto intensa; interpreta, tra gli altri, “Hôtel des Amériques” (1981) di André Techiné, “Le maître d'école” (Il maestro di scuola, 1981) di Claude Berri, “Le Père Noël est une ordure” (Babbo Natale è una schifezza, 1982) di Jean-Marie Poiré, uno dei maggiori successi francesi dell'anno, “Papy fait de la resistence” (Il nonno fa la Resistenza, 1983), “La vengeance du serpent a plumes” (La vendetta del serpente piumato, 1984) di Gérard Oury e “Nuit d'ivresse” (Notte d'ebrezza, 1986) di Bernard Nauer, basato su una sceneggiatura della Balasko stessa. La sua interpretazione in “Trop belle pour toi” (Troppo bella per te, 1988) di Bertrand Blier ottiene un altro successo. La sua prima regia cinematografica è del 1985, “Sac de nœuds” con Isabelle Huppert, al quale seguono “Les keufs” nel 1987 e nel 1991 “Ma vie est un enfer” con Daniel Auteuil, da lei anche sceneggiati e interpretati. Balasko ha anche scritto la sceneggiatura di “Retour en force” (Ritorno in forze, 1979) di Poiré e di “L'année prochaine, si tout va bien” (L’anno prossimo, se tutto va bene, 1981) di Jean-Loup Hubert. Ha inoltre scritto, diretto e interpretato tre messe in scena teatrali: “Bunny’s Bar”, “Nuit d'ivresse” e “L'ex femme de ma vie”. “Peccato che sia femmina - Gazon Maudit” del 1995, è il film che l’ha resa definitivamente popolare.
(Scheda liberamente tratta dal catalogo della 52° Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia)
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