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Lulù,
ragazza dalle sembianze angeliche e dall'animo di demonio, ha nel dottor
Ludwig Schön il suo Pigmalione che, con la speranza di trarla dai
bassifondi, la fa sposare al professor Goll, tuttavia, essendo troppo
anziano per lei, si attacca al pittore Schwartz e provoca la morte del
marito che la coglie con l'amante. Neanche il matrimonio con il giovane
pittore dura a lungo, così Lulù, strappato il suo protettore
a Charlotte, lo costringe a nuove nozze. A questo punto, Ludwig Schön
si trova a dover rivaleggiare con il suo stesso figlio, Alwa, innamorato
della matrigna, e con la contessa Charlotte Geschwitz che alla giovanetta
che l'ha soppiantata dedica attenzioni lesbiche. Irritato, il dottore
tradito chiede alla dissoluta moglie di suicidarsi, ma Lulù, volta
l'arma contro il marito, lo uccide. Il silenzio connivente del figliastro
e della contessa permette alla ragazza di raggiungere Londra ove, con
i proventi della prostituzione, mantiene l'anziano padre, il decaduto
Alwa e Charlotte. Dopo la tragica morte dello stesso Alwa, il padre di
Lulù si allontana e Charlotte nulla può fare per difendere
l'amica quando ella accoglie Jack lo Squartatore e viene dallo stesso
atrocemente sacrificata.
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Borowczyk,
la cui fama di maestro dell’erotismo era già in declino,
osò mettere mano a “Lo spirito della terra” (1895)
e “Il vaso di Pandora” (1904) di Frank
Wedekind, che già avevano ispirato “Lulù
- Il vaso di Pandora” di Pabst,
ma del film si salva solo qualche tocco sarcastico e le atmosfere a metà
strada tra il liberty e Otto Dix.
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