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Aggiornato
Venerdì 19-Gen-2024
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È triste la sera con le voci nelle case, i passi ridondanti nel tepore buio della notte. È triste e cupa, malinconica, assente. Ho colto per te il più bel fiore del mio giardino, l’ho messo in un calice di cristallo, vi ho versato un poco del mio sangue e ho atteso che cambiasse colore. È morto del mio stupore, della tua cecità, della nostra idiozia – non si piangono i fiori...
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