WANDA
JAKUBOWSKA
Regista
(Varsavia,
Polonia, 10 Novembre 1907 – 25 Febbraio 1998)
Regista
polacca attiva sin dagli anni Trenta.
Negli
anni Venti è una delle fondatrici della Società Polacca
dei Devoti al Film Artistico. Comincia la sua attività cinematografica
come documentarista e realizzando vari cortometraggi. Nel 1934 collabora
con Aleksander Ford a “Probuzeni”.
Del
suo “Nar Niemmem” non rimane nulla a causa di un incendio
che a Varsavia nel 1939 ne distrusse il negativo.
Nel
1942 viene arrestata e deportata prima ad Aushwitz e poi a Ravensbruck.
Riesce a sopravvivere e nel dopoguerra diventa una delle colonne portanti
del nuovo cinema polacco. Nel 1947 sfoga tutta la sua rabbia e il dolore
accumulati nei campi di concentramento nazisti nel suo film più
noto, “L’ultima tappa”. L’opera, ovviamente in
gran parte autobiografica, descrive le sofferenze di un gruppo di donne
deportate nei campi di sterminio e si fa apprezzare soprattutto per la
discrezione e il pudore con cui l’orrore e l’abiezione sono
descritti, pur non rinunciando ad essere un atto di condanna morale e
politica.
Nel
1964 il nazismo torna da essere il tema di un suo film, “La fine
del nostro mondo”.
La
sua carriera dura sino alla fine degli anni Ottanta.
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