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Aggiornato Lunedì 10-Apr-2006


LOIS WEBER

Regista, sceneggiatrice, attrice e produttrice

(Allegheny, Pennsylvania, USA, 13 giugno 1881 - Hollywood, California, USA, 13 novembre 1939)

 

A volte usa il nome di Mrs. Phillips Smalley.

Pianista classica, diventa attrice nel 1911 e due anni più tardi comincia a dirigere divenendo la regista più pagata del mondo.

Molto prolifica, lavora spesso per la Gaumont in coppia col marito, l’attore e regista Phillips Smalley. La coppia passa poi alla Rex Film Company di E. S. Porter, distinguendosi con numerosi film (tra cui, nel 1914, il primo lungometraggio girato da una donna, “The Merchant of Venice”) di forte impatto stilistico e impegno civile.

Nel 1917 comincia a produrre i propri film e nel 1920 passa alla Paramount. In seguito gira poche pellicole e solo una dopo l’avvento del sonoro, “White Heat” (1934).

Innovatrice sul piano delle invenzioni registiche e tematiche, affronta con coraggio e modernità temi scabrosi che suscitano molte controversie ed è una dei primi ad unire l’impegno sociale al cinema, battendosi contro la pena di morte. Dirige circa 40 film.

 

 

 

Da “Dolci sorelle di rabbia – Cento anni di cinemadonna” di Pino Bertelli

 

In “Shoes” la Weber si accosta al lavoro minorile e lo sfruttamento dei bambini da parte delle industrie... con “Where are my children?” compone una specie di manifesto sul controllo delle nascite, sulla capacità della donna nella scelta di avere un figlio senza interferenze o ordini maschili. Un invito alla ribellione della donna per conquistarsi la propria Anima. «È il conflitto tra desiderio e libertà quello che Lois Weber mette in scena. È il fantasma del bambino impossibile. Quello che viene usato come arma di ricatto dalla società maschile. Quando la prima e la seconda guerra finiscono, le donne, che hanno affollato i posti di lavoro degli uomini occupati ad ammazzarsi tra loro, sono ricacciate in casa, alla culla e ai fornelli. E la loro ribellione genera mostri sul grande schermo. Anche le donne di Lois Weber, la non-madre e quella che muore di aborto in “Dove sono i miei bambini?”, sono in qualche modo mostri per la missionaria del cinema. Ma con le ali» (Mariuccia Ciotta). I pregiudizi maschili più diffusi e sostenuti che conservano e vogliono la donna come “angelo del focolare”, “madre coraggio” o puttana in carriera o di strada (fa lo stesso)… sono un reliquiario di nefandezze sulle quali - sino a quando si è vivi - bisogna sparare.

Lois Weber ha portato sullo schermo una scrittura filmica del desiderio e una visione radicale della libertà. La società maschile non ammette sogni che non siano quelli edulcorati o fantasmati nel giogo delle parti. E il ricatto più abituale sono l’emarginazione o la soppressione dei bambini “quasi adatti”: i bambini impossibili. Quello della Weber è un cinema autoriale che insinua sul disamore del “permesso” e sulla facciata del codificato, frammenti eversivi dell’immaginario femminile.

La Weber mostra una grande capacità nella conduzione degli attori, dispersi in scenografie di cartone pressato e nei tempi cinematografici standardizzati degli “studios”... impone un film (“Where are my children?”) che va al di là della commedia di costume o di quella salottiera abituali alla “città degli agrifogli” (Hollywood). Entra nelle stanze del cuore della donna con la consapevolezza di non voler più essere schiava di nessun despota o di nessun uomo... sfiora le profondità dell’anima per traboccare oltre i margini della storia.

 

 

FILMOGRAFIA ESSENZIALE


01
The Troubadour’s Triumph (Il trionfo del Troubadour, 1912)
02
Suspence (1913)
03
The Female of the Species (Il femminile della specie, 1913)
04
The Jew’s Christmas (Il Natale ebreo, 1913)
05
A 1914 (1914)
06
Behind the Veil (Dietro il velo, 1914)
07
False colors (Colori falsi, 1914)
08
The Merchant of Venice (Il mercante di Venezia, 1914)
09
Hypocrites (Ipocriti, 1915)
10
It’s no Laughing Matter (Non c’è modo di ridere, 1915)
11
Sunshine Molly (1915)
12
Scandal (Scandalo, 1915)
13
The Devil’s Brew (La bevanda del diavolo, 1916)
14
The Dumb Girl of Portici (La ragazza idiota di Portici, 1916)
15
Where are my Children? (Dove sono i miei bambini?, 1916)
16
The People vs. John Doe (La gente contro John Doe, 1916)
17
The Hand that Rocks the Cradle (La mano che scuote la culla, 1917)
18
For Husbands Only (Solo per i mariti, 1918)
19
What Do men Want? (Cosa vogliono gli uomini?, 1921)
20
The Blot (La macchina, 1921)
21
The Angel of Broadway (L’angelo di Broadway, 1927)
22
White Heat (Calore bianco, 1934)

 

Le immagini di fiLmES sono tratte prevalentemente da materiali fotografici e grafici preesistenti, cartacei o web, modificati e riadattati dall'autrice. La riproduzione parziale e non a scopo commerciale del materiale pubblicato (immagini e testi) è consentita citando la fonte (indirizzo web) e l’autore (Cinzia Ricci o altri), diversamente tutti i diritti sono riservati.

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