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Aggiornato Mercoledì 03-Mag-2006


KEITH JARRETT

Pianista, polistrumentista e compositore jazz

(Allentown, Pennsylvania, 1945)

 

Bambino prodigio, inizia la sua carriera a New York suonando con Tony Scott e con Art Blakey. Leggendaria la sua militanza, a partire dal 1966, nel quartetto del sassofonista Charles Lloyd, una delle band più seguite anche dal pubblico pop dell’epoca. Nel 1970 è ingaggiato da Miles Davis, che si dichiara totalmente affascinato da Jarrett, e si cimenta con le tastiere elettriche nel gruppo di quest’ultimo.

Il suo primo successo da leader è EXPECTATIONS (1971), dove il musicista suona le percussioni e il sax soprano. Valorizzato dal produttore tedesco Manfred Eicher, Jarrett incide FACING YOU (1971) per la neonata etichetta ECM: un lavoro stupefacente, con il quale inaugura una lunga (e fortunata) pratica di recital e dischi per pianoforte acustico.

Ha spesso capeggiato un trio o un quartetto, ma è noto soprattutto per le lunghe escursioni improvvisate in solitudine, condotte in totale libertà: THE KÖLN CONCERT (1975), il doppio album live, ne è l’espressione più alta e conosciuta: ha venduto e continua a vendere milioni di copie che per un musicista Jazz è davvero un record.

Nella sua musica, ora tortuosa e tormentata, ora cantabile, infantile e di facile ascolto, si riverberano echi del romanticismo e della musica popolare. Influenzato sia dal bop di Bud Powell sia dal pianismo di Bill Evans e dotato di un tocco straordinario, Jarrett è il maggior rappresentante della linea “bianca” del pianoforte ed ha strutturato la sua attività in tre filoni principali: quello dei concerti per piano solista, quello della rivisitazione dei grandi standard del jazz e quello delle incisioni di musica classica e contemporanea. In quest’ultimo filone potremmo includere l’affascinante e misterioso THE CELESTIAL HAWK (1980), per realizzare il quale pare essersi ispirato a certe partiture esoteriche rinvenute chissà dove - ma questa è, forse, solo una delle tante leggende che circondano le opere più significative o sui generis di ogni epoca, il che sottintende che senza l’intervento del soprannaturale l’uomo non sarebbe capace di pensarle, allusione quanto mai astrusa e infondata.

Negli anni Settanta suona con il “Quartetto americano” (registrazioni in parte riportate in MYSTERIES - THE IMPULSE YEARS 1975-1976), e con il “Quartetto europeo”, in cui emergono le forti e particolarissime sonorità del sassofonista Jan Garbarek.

L’attività prosegue a ritmi vertiginosi anche negli anni Ottanta dove consolida la sua fama di controverso e poliedrico virtuoso. Tra i lavori solistici, basati su improvvisazioni, segnaliamo anche il VIENNA CONCERT del 1991.

La collaborazione con Gary Peacock (basso) e Jack DeJohnette (batteria), si è tradotta in una ricchissima e felice serie di incisioni e concerti in tutto il mondo, testimoniati, fra gli altri, da THE CURE (1990), BYE BYE BLACKBIRD (1993), struggente omaggio a Miles Davis e, soprattutto, dalla raccolta KEITH JARRETT AT THE BLUE NOTE - THE COMPLETE RECORDINGS (1995).

Personaggio di spicco di un nuovo sincretismo musicale, è invitato, nel febbraio del 1995, ad esibirsi alla Scala di Milano, tradizionale tempio della musica classica, suscitando l’iniziale sconcerto del pubblico più conservatore (il concerto è poi pubblicato nel 1997 con il titolo LA SCALA) e tuttavia riscuotendo un notevole successo - in quest’occasione Jarrett si esibisce in una delle sue lunghe session improvvisative che si conclude con una delicata menzione dello standard “Over The Rainbow”.

Ha inciso anche musica di Bach, e ha suonato organo, clavicembalo e clavicordo, strumenti elettrici, flauto e sax soprano.

In ambito classico ricordiamo il secondo volume del Clavicembalo ben temperato di J. S. Bach (1991), la raccolta di 24 Preludi e Fughe di Sostakovic (1992) e una selezione di composizioni di W. A. Mozart, pubblicata nel 1996 e comprendente tre Concerti (K 488, K 595 e K 467), una Sinfonia (K 550) per piano e orchestra e la “Musica funebre massonica”.

 

 

DISCOGRAFIA ESSENZIALE


SOLISTA
01
EXPECTATIONS (1971)
02
FACING YOU (1971)
03
THE CELESTIAL HAWK (ECM, 1980)
04
LOUSADZAK FOR PIANO AND ORCHESTRA (Music Master, 1990, USA)
05
THE CURE (ECM, 1991, USA)
06
DAS WOHLLTEMPERIERTE KLAVIER, BUNCH II (ECM, 1991, USA)
07
ETRUSCAN CONCERTO (Music Master, 1991, USA)
08
SONATAS FOR RECORDER AND CONTINUO (RCA Victor, 1991, USA)
09
FLUTES SONATAS (RCA Victor, 1992, USA)
10
SILENCE (GRP, 1992, USA)
11
24 PRELUDES AND FUGUES OP. 87 (ECM, 1992, USA)
12
BYE BYE BLACKBIRD (ECM, 1993, USA)
13
AT THE DEER HEAD INN (ECM, 1994, USA)
14
BRIDGE AT LIGHT (ECM, 1994, USA)
15
SONATEN FUR VIOLA DA GAMBA UND CELLO (ECM, 1994, USA)
16
KEITH JARRETT AT THE BLUE NOTE - THE COMPLETE RECORDINGS (1995)
17
SUITES FOR KEYBOARD (ECM, 1995, USA)
18
MYSTERIES - THE IMPULSE YEARS 1975-1976 (GPR, 1996, USA)
19
THE IMPULSE YEARS 1973-1974 (GRP, 1997, USA - 4 CD)
SOLISTA - Produzioni LIVE
01
THE KÖLN CONCERT (ECM, 1975)
02
TRIBUTE (ECM, 1990, USA - 2 CD, live)
03
PARIS CONCERT (ECM, 1990, USA – live)
04
VIENNA CONCERT (ECM, 1993, USA – live)
05
THE FRENCH SUITES (ECM, 1993, USA – live)
06
STANDARTS IN NORWAY (ECM, 1995, USA – live)
07
AT THE BLUE NOTE (ECM 1995 USA - 6 CD, live)
08
LA SCALA (ECM, 1997, USA – live)
ANTOLOGIE
01 FOUNDATIONS: THE KEITH JARRETT ANTHOLOGY 1966 - 1971 (Rhino, 1994, USA - 2 CD, antologia)

 

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