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Aggiornato Venerdì 12-Mag-2006


RADCLYFFE HALL

Scrittrice

(Bournemouth, Hampshire, 1880 – Londra, 1943)

 

Rinunciò fin dall’adolescenza al suo nome di battesimo, Margherita, per chiamarsi «John».

Nel 1907 incontrò ad Amburgo una delle protagoniste dell’alta società dell’epoca, Mabel Veronica Batten, e se ne innamorò perdutamente, vivendo e viaggiando per anni con «Ladye».

Dopo la morte di «Ladye» si legò a una giovane nobildonna, Una Troubridge, sposata e con un figlio, che sarebbe rimasta la sua compagna per tutta la vita. Nel 1937 le due donne si stabilirono a Firenze, ma nel 1939, alla vigilia della guerra, rientrarono in Inghilterra, a Londra, dove «John» morì di cancro nel 1943.

Tra i romanzi di Radclyffe Hall ricordiamo “La lampada spenta” (1924), “Una vita del sabato” (1925), “La stirpe di Adamo” (1926) e “Il pozzo della solitudine” (1928), tutti pubblicati in Italia dall’editore dall’Oglio.

 

 

“IL POZZO DELLA SOLITUDINE - Well of Loneliness”

Dal risvolto di copertina…

 

La pubblicazione nel 1928 in Inghilterra della prima edizione di questo romanzo suscitò enorme scalpore e una denuncia per oscenità condusse a un drammatico processo che si concluse con la condanna dell’autrice e la messa al bando del libro. Ma già allora furono in molti, tra il pubblico e negli ambienti letterari, a cogliere l’umana grandezza e il disperato grido di dolore e di invito alla comprensione di pagine che ancora oggi restano uniche nella letteratura del ‘900: tra le voci che si levarono a difesa di Radclyffe Hall e del “Pozzo della solitudine” quella di E. M. Forster, Leonard e Virginia Wolf, Rose Macaulay, Vita Sackville-West, Julian Huxley.

Trama: nello splendore dell’avita dimora di Morton Hall, ai piedi delle colline di Malvern, Sir Philip e Lady Gordon vivono felicemente nell’attesa di un figlio ed erede. Quando, anziché il maschio desiderato, nasce una femmina, la battezzano comunque Stefano: Stephen. La bambina, crescendo, rivela ben presto abitudini e atteggiamenti che la rendono diversa dalle sue coetanee e la isolano da chi la circonda. Attraverso un’infanzia difficile e solitaria, attraverso una tormentata adolescenza, Stephen Gordon raggiunge la maturità e s’innamora appassionatamente... di un’altra donna.

In copertina: «Medaglione» di Gluck. Per concessione della Fine Art Society.

 

 

Opera essenziale dell’autrice


01) “La lampada spenta” (1924)
02) “Una vita del sabato” (1925)
03) “La stirpe di Adamo” (1926)
04) “Il pozzo della solitudine” (1928)
05) “Il padrone di casa” (1932)
06) “La sesta beatitudine” (1936)

 

Le immagini di fiLmES sono tratte prevalentemente da materiali fotografici e grafici preesistenti, cartacei o web, modificati e riadattati dall'autrice. La riproduzione parziale e non a scopo commerciale del materiale pubblicato (immagini e testi) è consentita citando la fonte (indirizzo web) e l’autore (Cinzia Ricci o altri), diversamente tutti i diritti sono riservati.

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