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Brillante
ed intelligente ricostruzione della realtà lesbica canadese degli
anni Cinquanta e Sessanta, che ricrea un’epoca nella quale il lesbismo
era completamente taciuto e vissuto in clandestinità attraverso
nove interviste a donne anziane perlopiù di Vancouver, Toronto
e Montreal, foto di archivio, copertine dei libri pulp dell’epoca
e una traccia narrativa di fondo affidata alle scene di un film lesbico.
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“Amore vietato. Le storie sfacciate di vite lesbiche”
Irresistibili, spesso divertenti, sempre ribelli, le dieci donne intervistate in Forbidden Love dipingono un ritratto della sessualità lesbica e della sopravvivenza in Canada durante gli anni Cinquanta e Sessanta, quando l'amore lesbico era l'amore che non si doveva nominare. Contro l'iconografia ufficiale, come un ammiccante retro di copertina di un libro di torbide novelle lesbiche, queste donne raccontano le storie dei loro primi amori, della ricerca di birrerie e di bar dove le donne gay erano tollerate apertamente, a Vancouver, Toronto e Montreal. Con l'irriverenza ed il candore della dura sopravvivenza, esse descrivono la sottocultura femminile, le molestie e l'intolleranza subite nel tentativo di vivere e amare nel loro mondo clandestino. Le loro storie si intrecciano con scene di un film di finzione che racconta una storia lesbica ("Laura arriva in città e conosce Mitch") ispirata a novelle popolari dell'epoca sulle lesbiche. In contrapposizione ai finali tragici della lettura eteropatriarcale degli anni Cinquanta, in questo film asistiamo ad uno "happy end". Da una intervista con la romanziera Ann Bannon e dalle reminiscenze di donne che lessero i romanzi dell'epoca, prende corpo il contrasto tra il modo in cui le lesbiche erano rappresentate e le loro reali esperienze. Forbidden Love mostra con recuperato senso dell'orgoglio una comunità un tempo consegnata al duplice mondo del silenzio e dell'esilio che ora esce dalla clandestinità e recupera un pezzo della propria storia. Fonte: Immaginaria |