Mentre le truppe russe avanzavano verso la Germania attraverso la Polonia e i territori occupati, i nazisti tentarono di deportare gli internati lì reclusi in campi più lontani con lo scopo di evitare che si salvassero e portare a compimento il piano di sterminarne quanti più possibile. Un numero elevatissimo di prigionieri morirono prima di giungere a destinazione, durante le cosidette "marce della morte" (marce forzate a piedi, nella neve, senza mangiare, bere, ecc.) o sui carri ferroviari che li trasportavano verso le camere a gas. Quando gli alleati entrarono nel campo di Dachau nel 1945, trovarono nei vagoni dell'ultimo trasporto i cadaveri di chi non era sopravvissuto. |
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