Nell'Aprile del 1941, la Jugoslavia viene occupata dagli eserciti nazista e fascista. Nel paese vivono circa 75.000 ebrei, di cui 17.000 in Serbia. Nei giorni immediatamente successivi all'occupazione comincia la cattura e l'eliminazione degli ebrei. Gran parte degli uomini di età superiore ai 16 anni sono uccisi sul posto o internati nei campi di Belgrado e della Serbia settentrionale. In Dicembre inizia la deportazione delle donne e dei bambini nel campo di Sajmishte, vicino a Belgrado, tuttavia, la maggioranza di loro perde la vita all'interno di un camion attrezzato per la gassazione e inviato da Berlino nell'Aprile del 1942 per sbarazzarsene nel modo più rapido, economico, silenzioso e invisibile possibile. Dai primi di Aprile al 10 Maggio del 1942, circa 5000 persone muoiono gassate durante il trasporto, nei quindici chilometri che separano il campo di Sajmište da quello di Jajinci. |
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