Non c'è chiarezza sulle modalità dell'esecuzione di Mussolini e Claretta Petacci avvenuta il 28 aprile 1945, nei pressi di Giulino di Mezzegra, circa 20 km a sud di Dongo. Di certo c’è solo che i loro corpi, insieme a quelli di altri gerarchi, furono scaricati nel lato di Piazzale Loreto (Milano) in cui il 10 agosto 1944, per rappresaglia, erano stati assassinati dai fascisti quindici partigiani. All’alba del 29 Aprile, i primi passanti si accorsero dei cadaveri. Nel giro di qualche ora la piazza si riempì ed iniziò l’oltraggio dei cadaveri. Per quanto, in parte, sia comprensibile la rabbia di chi si accanì su quei corpi, questa era e resta una pagina vergognosa della nostra storia. Mussolini doveva essere consegnato, vivo - avrebbe dovuto sostenere un regolare processo. Se ciò fosse avvenuto, avremmo potuto fare i conti con le nostre responsabilità, avremmo saputo la verità su tanti fatti oscuri di quel periodo e di certo, oggi, non saremmo nelle condizioni in cui siamo. Forse è proprio per questo che Mussolini è stato ammazzato, così, in gran segreto, contro ogni logica ed ogni convenienza per il futuro del nostro paese. |
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