I resti di un corpo carbonizzato all’interno di un forno crematorio di Buchenwald. Pochi sanno che per far fronte al soprannumero degli internati a causa del trasferimento forzato (le cosidette "marce della morte") degli stessi verso i campi più lontani dall'avanzata alleata, nei mesi precedenti alla liberazione i nazisti bruciavano nei forni crematori non solo i cadaveri, ma anche persone ancora vive sebbene agonizzanti o prossime a morire per gli stenti, le violenze e le malattie. |
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