Piccola galleria di uomini di chiesa che hanno avuto verso il nazifascismo un atteggiamento ambiguo, o collaborativo, o addirittura di entusiastica adesione giungendo, in alcuni casi, a compiere essi stessi crimini contro l'umanità, sin oltre la fine della guerra, impedendo alla giustizia di fare il suo corso, proteggendo i nazifascisti in fuga e sostenendo i regimi totalitari, anticomunisti. In ordine sparso: Escrivà de Balaguer (sostenitore di Francisco Franco in Spagna), Angelo Lorenzo Bartolomasi, Adolf Bertram, Tullio Calcagno (direttore di Crociata Italica), Friedrich Coch, Giulio Facibeni (fondatore a Firenze della Madonnina del Grappa che dava rifugio agli aderenti della Rsi), Michael von Faulhaber, Fra Ginepro da Pompeiana, Reginaldo Giuliani, Carlo Gnocchi (fondatore di Pro Juventute a Milano), Alois Hudal, Ludwig Kaas, Stepinac e Giuseppe Marcone, Ludwig Muller, Alban Schachleitner, Cesare Orsenigo, Eugenio Pacelli, Antonio Padoan, Achille Ratti, Joseph Ratzinger, Ivan Saric, Alfredo Ildefonso Schuster, Giuseppe Siri, Silvio Solero, Eugène Tisserant, Marcel Lefebvre, Alberto Vassallo di Torregrossa e Ovidio Zinaghi. Quà e là Adolf Hitler. Sotto l'incrocio del filo spinato, un richiamo all'attualità: Giulio Maria Tam, il prete Lefebviano forzanovista, fortemente e dichiaratamente nazifascista, che fa il saluto romano.

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