Immagini degli orfani e dei loro aguzzini del campo di Stara Gradiska (sottocampo n. 5 di Jasenovac), un comune della Croazia. Il campo nacque nel 1941 soprattutto per raccogliere e sterminare le donne e i bambini serbi, ebrei, zingari e comunisti. Direttrice del campo fu Nada Tanic Luburic, moglie di Dinko Sakic, secondo comandante del campo di Jasenovac, e sorella del primo, Vjekoslav "Maks" Luburic. Nada Tanic Luburic, aiutata da un gruppo di suore carceriere, si distinse per l'efferatezza del trattamento che riservava alle internate. «A Stara Gradiska era uno spettacolo quotidiano vedere mucchi di persone sgozzate e mutilate... Fra gli aguzzini più feroci ricordo Nada Luburic. Di notte si divertiva a pugnalare le prigioniere o a strozzarle con le proprie mani. (...) Giorno e notte sceglievano nuove vittime. Venivano Stjepan Bosak e le ustascia Nada Luburic, Maja Buzdon e Bozica Obradovic, facevano la selezione, e le prescelte venivano sgozzate in una cella». (testimonianze di Pauline Weiss e Rozika Sinko, superstiti all'internamento nel lager). Vi era una cantina soprannominata "Gagro Hotel", utilizzata da l'Ustasha Nikola Gagro come luogo di tortura: qui le donne e i bambini subivano ogni sorta di sevizia: venivano affamati, torturati e poi strangolati o uccisi con mazze, asce, coltelli, armi da fuoco, ecc. Esperimenti di gassazione furono condotti dal sergente Ustasha Ante Vrban sui bambini radunati nel cortile, poi perfezionò la tecnica chiudendoli a migliaia nelle soffitte che saturava di gas. Furono anche predisposti dei furgoni per la gassazione degli ebrei portati a Stara Gradiska dal campo Djakovo nel giugno/luglio del 1942: Dinko Sakic «ordinò alle sue guardie di caricare le donne e i bambini sui furgoni, fece montare dei tubi di gomma che immettevano il gas di scarico all'interno e fece girare i furgoni intorno al campo fino a quando i passeggeri furono morti» (testimonianza del Dr. Dragutin Skgratic). Molti criminali si distinsero a Stara Gradiska, oltre ai già citati, ricordiamo Jozo Stojcic e, soprattutto, il comandante ed ex frate Miroslav Filipovic-Majstorovic, che uccise decine di detenuti a mani nude, donne e bambini inclusi. Le guardie donne erano sorelle o mogli delle guardie di sesso maschile ed erano note e temutissime per la loro crudeltà. Stara Gradiska conta 15.545 vittime. Si può affermare che nei campi di Jasenovac e Stara Gradiska, si superò quello che una mente umana può immaginare per torturare e assassinare i suoi simili. Le persone non erano più tali, ma piuttosto oggetti utilizzati per soddisfare ogni perversione Ustasha. Alla fine della guerra Nada Tanic Luburic e Dinko Sakic si rifugiarono in Argentina per sfuggire al mandato di cattura emanato contro di loro nel 1945 dalla Commissione per i crimini di guerra. Solo nell’autunno 1998 sono stati estradati a Zagabria e sottoposti a processo. Nada Luburic è stata assolta per mancanza di testimoni. Dinko Sakic è stato riconosciuto colpevole delle torture e della morte di oltre 2.000 detenuti serbi, ebrei, zingari e antifascisti croati e condannato a vent’anni di reclusione. Non sappiamo se sia ancora in carcere o già libero. |
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