Nell'elaborazione: un Telex anti gay della Gestapo, l'ordine ufficiale d'internamento nel campo di concentramento di Sachsenhausen per un uomo accusato di aver commesso atti omosessuali, una foto del braccio tatuato di Pierre Seel (uno dei pochi "triangoli rosa" sopravvissuti alla furia nazista che ha avuto il coraggio di lasciarci la sua testimonianza), foto di un internato omosessuale prima e dopo aver subito la castrazione, altri internati accusati di omosessualità, una foto in cui alcuni internati mostrano ad una commissione d'indagine come i tedeschi li torturavano utilizzando tavoli o panche per immobilizzarli e poterli frustare o sodomizzare. In primo piano, il testo in italiano del famigerato Paragrafo 175 che dal 1871, per oltre un secolo, ha punito penalmente gli atti di omosessualità in Germania. Questa legge non fu abrogata alla fine della guerra, rimase in vigore, inalterata, fino al 1969, nel 1973 fu parzialmente modificata e solo nel 1994 finalmente abrogata. |
||
Le immagini, se non diversamente segnalato, sono prevalentemente tratte da materiali fotografici e grafici preesistenti modificati e riadattati dall'autrice. La riproduzione parziale e non a scopo commerciale del materiale pubblicato (immagini e testi) è consentita citando la fonte (indirizzo web) e l’autore (Cinzia Ricci o altri), diversamente tutti i diritti sono riservati.
Questo sito, testato principalmente con Firefox, Internet Explorer e Safari, è privo di contenuti dannosi per i computer. On-line dal 2003, nel 2015 diviene antologico, da allora non viene aggiornato. Gli odierni Browers non supportano più gran parte dei materiali multimediali prodotti prima di tale anno, le numerose pagine che sembrano vuote in realtà contengono tali contenuti ormai non più fruibili - ne siamo dispiaciuti. Risoluzione schermo consigliata: 1024x768. |