Lo srbosjek (che in croato e serbo significa "tagliaserbo") era un coltello appositamente studiato dagli Ustascia per la rapida uccisione dei prigionieri nei campi di concentramento. Prodotto dalla ditta tedesca Gebrüder Gräfrath di Solingen su speciale commessa del governo Ustascia croato, consisteva in un guanto di pelle al quale era fissata una lama lunga una decina di centimetri. Il guanto copriva il palmo e il dorso della mano, lasciando libere tutte le dita. La lama era leggermente ricurva per permettere lo sgozzamento delle vittime con il minore sforzo possibile ed era quindi concepita per uccidere grandi quantità di persone. Lo srbosjek divenne tristemente famoso per le competizioni organizzate dagli Ustascia a Jasenovac, in cui veniva premiato colui che riusciva a uccidere il maggior numero di prigionieri nel minor tempo.

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